Acaya Città fortificata

La porta di ingresso ad Acaya

Le Fortificazioni nel Salento – Acaya Città fortificata

“Il passaggio compreso tra Lizzanello e Merine è da applausi, ancora meglio il tratto fino a Strudà dove il tempo sembra tornare al XVI secolo della Masseria Viscitiglio ormai rudere…”

L’impassibile sguardo verso un futuro prossimo e la bicicletta

Prefazione

Acaya città fortificata del XVI secolo, rara sopravvissuta nel suo genere del sud Italia. Ideale punto di partenza per immergersi nella storia fortificata di questa parte del sud-est salentino.

A sud di lecce, entrando nelle zone umide dell’oasi WWF delle Cesine e lambendo il salento griko si attraversano borghi suggestivi e ambienti ancora naturali e intatti pur rimanendo nel segno del tema conduttore che ci porta a ricercare le fortificazioni. Ci si imbatterà in castelli, palazzi nobiliari e masserie fortificate tipiche di questo lembo di terra, compreso il suo scorrere lento tra cultura contaminata da messapi, greci, romani, longobardi, bizantini, angioini, saraceni e monaci basiliani tanto per nominarne qualcuno.

(per gli approfondimenti dei cenni storici, fare riferimento tra le altre, alle fonti disponibili ampiamente in rete)

Acaya Città fortificata

In sintesi

Tutte visibili dal percorso pedalato

Fortificazioni ormai abbandonate si alternano a strutture attrezzate per l’accoglienza enogastronomica e/o alberghiera, in alternativa, sono presenti nelle immediate vicinanze nella maggior parte dei casi. Bisognerà informarsi sulla possibilità di visita o fruizione.

Percorso adatto a tutte le tipologie di biciclette dotate di pneumatici che possono percorrere strade bianche e sentieri boschivi. Tratti anche insidiosi da pedalare soprattutto dopo un periodo di pioggia vista la conformità del suolo in alcuni brevissimi tratti (alla meno peggio si scende dalla bici e la si spinge).

Questo l’elenco dei punti di rilievo in ordine di passaggio partendo da Acaya:

  • Castello di Acaya
  • Masseria Zundrano, Lecce
  • Masseria Mosca, Lecce
  • Masseria Oasi Cesine
  • Masseria Pier de Noha, Vernole
  • Masseria Baglivi, Vanze
  • Porta monumentale di Vanze
  • Palazzo baronale di Acquarica di Lecce
  • Palazzo baronale Bernardini, Vernole
  • Palazzo baronale di Pisignano
  • Palazzo ducale Vernazza, Castrì di Lecce
  • Castello di Caprarica
  • Palazzo baronale Dellanos, Galugnano
  • Chiesa Madonna della Neve, Galugnano
  • Masseria Inserti, Cavallino
  • Palazzo ducale di San Cesario
  • Castello di Cavallino
  • Castello di Lizzanello
  • Masseria Li Lei, Lizzanello
  • Palazzo baronale di Merine
  • Masseria Viscitiglio, Strudà
  • Palazzo baronale Esperti-Saraceno, Strudà

Non presenta dislivelli degni di nota se non un piccolo strappo nei pressi di Galugnano. Porre attenzione agli attraversamenti di arterie stradali principali con traffico automobilistico prevalente. Si percorre altresì strada principale con traffico automobilistico tra Pisignano e Castrì di Lecce, porre attenzione.

Acaya Città fortificata

Esperienza e sensazioni

Subito forte

Si parte subito forte, una volta usciti da Acaya non c’è tempo per gli ultimi accomodamenti in sella. Dopo un iniziale tratto di strada asfaltata che sembra essere disegnato apposta per le biciclette, si devia su sentieri che costeggiano campi arati a volte anche insidiosi da pedalare soprattutto dopo un periodo di pioggia. Nulla di particolarmente complicato ma bisogna fare attenzione.

Via di accesso al rudere della Masseria fortificata Mosca
La benedizione di Sant’Oronzo dall’alto della porta di ingresso ad Acaya
Masseria fortificata Zundrano
La Masseria fortificata Zundrano tra antichi muretti in pietra

Antichi sentieri

La stessa considerazione vale per gli antichi sentieri o carrettiere plasmate dal passaggio di carri trainati da buoi. Il termine di questo tratto è segnato dalla viabilità ordinaria ma solo per poche centinaia di metri.

La piazza antistante la porta di ingresso ad Acaya

Oasi naturale Le Cesine

L’ingresso al bosco del parco delle Cesine passa per un incrocio semaforizzato. Fantastici sentieri boschivi, strade bianche e tratti asfaltati su stradine tra macchia mediterranea,

Immersi nel sentiero boschivo in bicicletta
Stradina interna all’oasi naturale Le Cesine
I percorsi nell’oasi naturale Le Cesine

campi coltivati e uliveti fino ad arrivare a ridosso di Vanze in un tripudio di ambienti da fiaba e profumi nell’aria.

All’ombra dei pini del bosco dell’oasi naturale le Cesine

Il susseguirsi dei borghi

Cambio di scenario, in parte su via francigena o traiana calabra, il susseguirsi di piccoli e piccolissimi borghi ben curati dove il tempo si è preso il tempo e tutto scorre lentamente.

A sinistra Il palazzo baronale di Vernole visto dalla piazza antistante
Dettaglio della balconata decorata del palazzo baronale di Pisignano
Una classica pajara in ingresso a Vanze

Uno strappetto in salita e l’arrivo a Galugnano segneranno la fine di questa sequenza di abitati nati attorno ai loro palazzi nobiliari.

Sant’Antonio da Padova sui muri della Chiesetta Madonna della Neve
San Francesco da Paola affrescato
La navata affrescata della Chiesetta Madonna della Neve
Ingresso alla Chiesetta Madonna della Neve a Galugnano
La porta monumentale in uscita da Vanze

Masseria fortificata Inserti

Bellissima la Masseria Inserti, si pedala intorno ad essa in un breve ma intenso contesto naturalistico. Nulla a che vedere con la discarica di rifiuti posta a pochi chilometri di distanza e che serve solo a farci capire come vengono gestiti gli stessi da queste parti.

Panoramica dalla piazza antistante al Palazzo ducale di San Cesario
Atrio e pozzo Cortile interno palazzo ducale San Cesario
La Masseria fortificata Inserti

San Cesario, Cavallino, Lizzanello, raggiunti attraversando vie secondarie a basso traffico automobilistico e brevi tratti di strade bianche.

Atrio interno al castello di Cavallino con la statua del Castromediano in pietra leccese
Breve ma bellissimo il sentiero a ridosso della Masseria fortificata Inserti
Panoramica del Castello Castromediano a Cavallino

Il XVI secolo

Il passaggio compreso tra Lizzanello e Merine è da applausi, ancora meglio il tratto fino a Strudà dove il tempo sembra tornare al XVI secolo della Masseria Viscitiglio ormai rudere.

Il caratteristico tempietto di Masseria Li Lei
Il viale alberato attraversato in bicicletta verso la Masseria Li Lei
Il sentiero e antica carrettiera in bicicletta verso la Masseria Viscitiglio
L’antico sentiero carrettiera del XVI secolo

Da Strudà si torna ad Acaya in pochi ultimi chilometri da godere nel paesaggio tipico salentino…

La Carrettiera di accesso alle rovine della Masseria fortificata Viscitiglio

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