Un racconto emozionante, lungo oltre 900Km, dentro il Salento
Nessun dove… nessun quando… nessun limite di tempo… nessuna esclusività… nessuna ufficialità… nessuna certificazione… Solo una grande voglia di pedalare.
I criteri adottati per progettare il percorso:
Tempi di percorrenza
Segmenti con distanze adeguate per tempi di percorrenza che si attestino intorno alle quattro ore giornaliere (mediamente 60 km). Più di 900 km totali tracciati e pedalati sul campo per un periodo di pedalata immaginato non superiore a 15 giorni e frazionabili a proprio piacimento. Massima modulabilità in termini di tempo, luoghi e chilometri pedalati secondo le proprie esigenze;
Tipologia di percorso
In pieno spirito Salento Bike Trail il percorso privilegia e segue la meravigliosa viabilità secondaria del Salento a bassissimo traffico motorizzato con superfici che si alternano e si susseguono asfaltate, bianche, sterrate, gravel, senza disdegnare brevissimi tratti sabbiosi e pietrosi, carraie, sentieri stretti e mulattiere. Insomma, tutte le tipologie di vie di collegamento che la Storia ha disegnato nel tempo. Le ciclabili naturalmente costituite del Salento;
I punti caratterizzanti
Si attraversano borghi e si incontrano monumenti storici come fortificazioni e chiese, megaliti, cripte bizantine, ambientazioni naturali di rilievo, siti di rilevanza culturale senza dimenticarsi del mare onnipresente, non privilegiandolo eccessivamente ma sfruttandolo come cornice ideale, dando risalto ad ogni sfaccettatura caratterizzante del Salento.
Quale lo scopo di questo progetto?
Ho immaginato un percorso che potesse racchiudere le più suggestive ambientazioni del Salento. Chi si appresta a seguire la traccia di Intr’U Salento avrà la certezza di incontrare per strada un crocevia di emozioni donate dalla Natura, la Storia e la Cultura sfruttando un mezzo di trasporto che sembra essere stato forgiato per attraversare questi luoghi. La bicicletta! Lo stereotipato racconto del Salento estivo sarà accantonato e riproposto soltanto nei mesi di luglio e agosto, quando la calura ed il sovraffollamento detteranno le loro condizioni.
A chi è destinato questo percorso?
Ai salentini che vogliono riscoprire la loro terra e magari infatuarsi nuovamente dei luoghi posti vicino casa o semplicemente non hanno mai attraversato lentamente e a testa alta il Salento;
ai curiosi e viaggiatori che vogliono conoscere il lato più autentico di questa penisola influenzata da molteplici culture, favorita dalla collocazione geografica (basta guardare l’orizzonte a est nei giorni di vento di tramontana per intuirne il motivo) e magari amano vivere un turismo esperienziale in contatto diretto col territorio.
Che grado di abilità e preparazione è necessaria per pedalare lungo il percorso?
Non c’è nulla di estremamente complicato da attraversare lungo il percorso. Certo, un minimo di preparazione tecnica è auspicabile, soprattutto in alcuni brevissimi tratti ma scendere dalla bicicletta e proseguire spingendola non è affatto una sconfitta, anzi, a volte è auspicabile per godersi al meglio il circondario. Il percorso consente di modulare la distanza ed i tempi di percorrenza in funzione della propria preparazione atletica che dunque è un parametro soggettivo. Conoscere i propri limiti tecnici e atletici è comunque garanzia di sicurezza aggiunta.
Diffidate dei terrapiattisti, il Salento sulla carta non presenta dislivelli importanti ma negare il fatto che esistano lungo il percorso tratti con saliscendi continui o pendenze superiori al 10% è fuorviante. A favore di chi soffre le pedalate in salita si può affermare che quest’ultime non sono mai di lunga durata e, con un minimo di pazienza e buona volontà, si possono superare senza traumi. Le grandi salite salentine sono i venti dominanti provenienti da Nord o da Sud, essi possono essere insidiosi quando presenti anche più delle pendenze. D’altronde il famoso versetto che ci contraddistingue non nasce a caso… Lu Sule, lu mare, lu jentu…
Che tipo di bicicletta prediligere?
Nessuna preclusione se non il fatto di possedere coperture idonee a percorrere strade bianche o sterrate perchè, prima o poi, sarà necessario attraversarle. Quindi le BDC saranno più penalizzate…
Perchè tutto questo?
Semplice, puro spirito di condivisione…
Altre domande?
Fatele pure, magari sfruttando la sezione dei commenti, risponderò volentieri ed il prima possibile… D’altronde,
Movitimucciputimufare
Ringraziamenti:
Formidabili tutte le persone che, grazie alla loro competenza e conoscenza mi hanno aiutato a scoprire angoli e storie del Salento. Ringrazio Ada Mazzei per il determinante contributo artistico nel creare il logo dedicato, ne sono lusingato. Un rammarico? Si certo, non aver potuto includere l’altrettanto entusiasmante Salento tarantino e brindisino (mai dire mai) e che avrebbe completato il mosaico.
Da Gennaio, tappa dopo tappa, lentamente come piace a noi, liberamente a disposizione…