Da Tuglie in bici? …Si può! – San Simone, Sannicola
“Capita anche di doversi semplicemente spostare da un Comune all’altro senza necessariamente pensare ad un’automobile come mezzo di trasporto. Si può prediligere la mobilità dolce, soprattutto quando scarseggiano anche i mezzi pubblici?”
Da Tuglie in Bici..? Si può!: Il preambolo per avere un quadro di insieme
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Da Tuglie in bici - San Simone, Sannicola
– Dal punto di vista di Komoot
Partendo dalla piazza di Tuglie
Il percorso si dirige verso nord-ovest seguendo il paese nella sua linea longitudinale attraversandolo fino in fondo in uscita dal rione dell’Aragona. La strada è tutta a senso unico senza difficoltà di percorrenza se non per il fatto che, non essendo molto larga, la condivisione degli spazi con gli altri utenti della strada (otterranno gli utenti più deboli della strada precedenza? Speriamo…).
La fine della percorrenza del tratto tugliese
è segnata da una rotatoria che convoglia il traffico stradale proveniente dalla extramurale con quello da noi percorso.
Istintivamente si potrebbe essere tentati di proseguire dritti lungo la strada principale ma, per chi usa la mobilità dolce, è preferibile imboccare una stradina parallela, di uguale lunghezza,
ma con traffico automobilistico ridottissimo e che conduce anche essa a San Simone.
La rotatoria
Per imboccarla è sufficiente immettersi nella rotatoria seguendola e prendere la seconda uscita disponibile.
Fate attenzione, le auto provenienti da San Simone tendono ad immettersi nella rotatoria ad alta velocità. Ricordatevelo soprattutto sulla via del ritorno.
San Simone
La stradina imboccata è tranquilla e piacevole da percorrere e conduce alle porte di San Simone con una piacevole pendenza verso il basso.
Attraversata la piccola frazione di San Simone seguendo la direzione già impostata,
il percorso non lascerà più l’ascendente urbano e in fondo al rettilineo si presenta un bivio su cui fare una riflessione.
La riflessione
Troppo stretta per far circolare due automobili con il doppio senso di marcia, l’urbanista ha deciso di rendere la strada dritta davanti a noi a senso unico.
Una bicicletta, viceversa, non avrebbe alcun problema di spazio a percorrerla in direzione diretta verso il centro cittadino (senso unico eccetto bici…).
Il Comune di Sannicola si è prodigata a realizzare una pista ciclabile su sede propria non lontano dal bivio posto di fronte a noi e che aiuta a raggiungere il centro cittadino tutto sommato in sicurezza.
Ma per raggiungerla bisogna percorrere una strada tangenziale comunale che , oltre ad allungare il percorso ideale di chi va in bicicletta,
costringe ad esporsi alle bizze dei guidatori di veicoli a motore che, oltre ad usare andature elevate, tendono a schiacciare i ciclisti fuori dalla carreggiata a ridosso del curvone posto a qualche centinaio di metri dal bivio,
rischio riproposto (come risaputo) all’interno della rotatoria presente subito dopo il curvone. La ciclabile inizia soltanto lì, vanificando la fruibilità della stessa, esponendo a rischi inutili il ciclista anche e soprattutto in direzione opposta e, conseguentemente, ponendo dubbi circa la convenienza di fruizione rispetto ad altre soluzioni.
Chi usa la mobilità dolce è dunque costretto a scegliere tra ignorare la segnaletica stradale per avere un controllo visivo ed una sicurezza percepita maggiore ma contravvenendo al codice della strada oppure rispettare il suddetto codice rischiando l’incolumità a causa della visione miope nella progettazione urbanistica autocentrica e la carente educazione stradale.
In sintesi
In sintesi, le distanze sono minime, due chilometri per San Simone e quattro per Sannicola, per un tempo di percorrenza rispettivamente di sette e quindici minuti, le pendenze nulle,
alla domanda se vale la pena usare la bicicletta per andare a San Simone oppure a Sannicola paragonando i tempi di percorrenza in macchina rispondo:
Io non ho dubbi. A voi la scelta… L’alternativa c’è se lo si vuole…
Le chicche strada facendo:
Convento di Santa Teresa
Nel tratto in uscita da San Simone, a poche decine di metri dal percorso pedalato,
è interessante voltare lo sguardo verso l’imponente Convento di Santa Teresa,
edificato a partire dal 1923, adagiato sui pendii delle serre salentine e ben visibile già da lontano.
E’ ancora oggi la sede di monache Carmelitane.