Salento Bike Trail predilige tracciare i percorsi sfruttando la viabilità secondaria per godersi al meglio il territorio circostante. Questo può anche voler dire esporsi ad isolamento rispetto alla viabilità conosciuta ai più. È vero, non siamo in Patagonia ma essere sempre consci della posizione geografica occupata nei luoghi in cui si sta pedalando è importante.
Salento Bike Trail predilige tracciare i percorsi sfruttando la viabilità secondaria per godere al meglio del territorio circostante, ma questo vuol dire anche esporsi ad isolamento rispetto alla viabilità solitamente conosciuta ai più. È vero, non siamo in Patagonia ma sii sempre cosciente rispetto al luogo geografico in cui stai pedalando…
Se cerchi un mondo alternativo per scoprire il Salento🚲 prova a metterti in sella… al ritmo che vuoi… MaxRampichino continua a raccontare e condividere le pedalate con le ruote appoggiate prevalentemente su terra salentina (ma non solo). Spero possa suscitare curiosità per questo pezzo d’Italia proteso verso oriente ed ancorato a occidente…
Salento Bike Trail
Il racconto delle vie alternative
Nasce strada facendo la voglia di percorrere in lungo e in largo il Salento in bicicletta. Si partiva da casa per un semplice allenamento in mountainbike, ogni volta i soliti giri noti, ogni volta ad osservare incuriositi gli incroci con stradine secondarie che volgono verso lo sconosciuto. E’ bastato assecondare una sola volta questa curiosità e si è aperto un mondo ed un modo nuovo di approcciarsi alla bicicletta.
Percorsi brevi, buoni per ogni stagione, che passano da punti di rilievo caratterizzanti il tacco d’Italia e che ricalcano parzialmente le tracce dei temi già affrontati.
Un racconto entusiasmante dedicato a chi vuole lentamente immergersi nella Cultura, la Storia e le storie, nei mille colori e profumi del Salento ionico.
Castelli, Palazzi ducali e marchesali, Masserie, Abbazie. Tutti elementi architettonici fortificati che sono il filo conduttore di questa raccolta. Come si difendeva la popolazione salentina da incursioni e razzie? Come ostentavano i nobili le loro ricchezze? Scopriamolo pedalando…
È capitato, durante le escursioni in bicicletta nel Salento, di imbattermi casualmente in delle cavità terrestri posizionate lungo i percorsi pedalati per poi scoprire di trovarmi di fronte a cripte riconducibili al periodo in cui Monaci Basiliani frequentavano questa penisola protratta verso oriente…
Pietre, pietre e soltanto pietre… Quante volte nel Salento, guardando in modo distaccato attraverso il finestrino di un’auto oppure di un treno abbiamo avuto la sensazione di attraversare luoghi brulli e spigolosi? La massiccia presenza di pietre sparse al suolo conferisce una percezione di povertà paesaggistica laddove il contrasto del bianco delle superfici calcaree con il mare blù non è presente rendendo il tutto meno attrattivo. Chi ci abita poi neanche ci fa caso tanto da far percepire queste pietre addirittura come invisibili.
Quattro tracce percorse dentro il perimetro del parco in bicicletta con distanze medie di circa trenta chilometri. Ci siamo presi la licenza di sforare questa frontiera immaginaria di qualche chilometro laddove ci potesse essere qualcosa di rilevante da scoprire oltre ai margini ufficiali stando attenti a non alterare la ragion d’essere degli stessi.
Partire da un punto con una meta in testa e usarla come pretesto per pedalare ore e ore senza guardare al tempo scandito dall’orologio ma al tempo scandito e raccontato dal Salento…
Capita di doversi semplicemente spostare da un Comune all’altro senza necessariamente pensare ad un’automobile come mezzo di trasporto. Si può prediligere la mobilità dolce..
Capita di chiedersi incuriositi, trovandosi in un punto lontano da casa (ma anche vicino), cosa possa nascondersi di interessante in un raggio di pochi chilometri da noi?
Se cerchi un mondo alternativo per scoprire il Salento🚲 prova a metterti in sella… al ritmo che vuoi… MaxRampichino continua a raccontare e condividere le pedalate con le ruote appoggiate prevalentemente su terra salentina (ma non solo). Spero possa suscitare curiosità per questo pezzo d’Italia proteso verso oriente ed ancorato a occidente.