I brevi nel Salento – Megaliti
Brevi nel Salento: Il preambolo
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Nel Salento più recondito regnavano e ancora oggi imperano i megaliti. Riconducibili a millenni fa, essi emanano quell’aurea di mistica incantevolezza affascinante ed attraente. Chi li osserva non può che rimanere catturato di fronte alla loro maestosità. Chi li ha posti lì? Come e perchè? Si attraversa un’area particolarmente ricca di elementi la cui funzione ed il motivo d’essere è ancora avvolto nel mistero. Siamo nel giardino megalitico d’Italia, uno dei siti in cui la presenza di queste testimonianze storiche è straordinariamente concentrata, probabilmente una delle più importanti d’Europa. Tratti gravel suggestivi si alternano a stradine secondarie asfaltate mentre si sfiorano menhir, dolmen, cripte bizantine e palazzi nobiliari oltre alla fantastica chiesetta di Sant’Anna a cui è stato assegnato l’appellativo “Cappella sistina del Salento”. Si parte da Minervino di Lecce.
Lo spunto da cui si è partiti per disegnare il percorso?
√ Fortificazioni nel Salento – Il sacco d’Otranto ed il castello
√ Salento Bizantino – Economia e Cultura, l’altra parte della Storia
Brevi nel Salento:
Megaliti
Tempi di percorrenza
Neanche 32 km di percorso facile facile, senza dislivelli degni di nota al netto di uno strappetto in salita di brevissima durata. Percorribile in due ore con medie da cicloturismo senza considerare eventuali ma probabili soste aggiuntive.
Tipologia di Percorso
Cinque borghi attraversati e stradine secondarie asfaltate spezzate da sterrati facili dove l’erba potrebbe aver invaso il percorso in alcuni (pochissimi) punti specifici a causa della scarsa percorrenza e fruizione ma che restano facilmente attraversabili (nulla di nuovo nel Salento). I due dislivelli presenti superano il 10% di pendenza ma durano venti metri appena. Porre attenzione ai pochi attraversamenti con le arterie stradali principali.
I punti caratterizzanti
Si parte dal Palazzo ducale Venturi di Minervino di Lecce per giungere in brevissimo tempo a Specchia Gallone con il suo palazzo baronale Basalù e la famigerata Chiesetta di Sant’Anna. La cripta San Giovanni nel feudo di Giuggianello, i Massi della Vecchia che sfidò Ercole facendogli lasciare un’impronta, il Dolmen Stabile con le mura megalitiche, quattro Menhir, tre cripte (San Vito, San Paolo e San Salvatore) ed il palazzo baronale, tutto a Giurdignano. La basilica delle Cento Porte ormai rudere, il castello di Casamassella, il Menhir Monticelli da scovare ed, in fine, il maestoso Dolmen Scusi al rientro a Minervino.